We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

Chroma (album)

by Slow Wave Sleep

supported by
/
  • Streaming + Download

    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    Purchasable with gift card

      €5 EUR  or more

     

  • Compact Disc (CD) + Digital Album

    It comes in a lovely gatefold digipack case, with artwork inspired by Emilio Larocca's painting.

    Includes unlimited streaming of Chroma (album) via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    ships out within 2 days
    edition of 100 
    Purchasable with gift card

      €9.99 EUR or more 

     

  • Full Digital Discography

    Get all 35 Slow Wave Sleep releases available on Bandcamp and save 30%.

    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality downloads of Bored, Aburame, Ishida, Snowdrop, Nubifragio, Hybris, um, Klavier, and 27 more. , and , .

    Purchasable with gift card

      €51.80 EUR or more (30% OFF)

     

1.
Kore Mia 14:44
La vita è un dono anche qua, Bastano due respiri a voltare pagina. La bella Kore non sa Che quel narciso bianco Ha il prezzo della libertà. E delicata come il fiore che raccoglierà Gode degli ultimi attimi di innocenza pura. Dall’alto dell’Olimpo il vertice approva l’accordo Col Cavaliere Oscuro, Sovrano delle ombre e di quel che rimane, Che in sposa la prenderà. Il cielo diventa rosso vermiglio, La terra trema, si rompe il sigillo, Spalanca l’uscio che porta all’Inferno, Sul fondo Ade che ride trionfante e la porta con sé. Chume, chum, geselle min Ih enbite harte din Ih enbite harte din Chume, chum, geselle min Suzer rosenvarwer munt Chum um mache mich gesunt Chum um mache mich gesunt Suzer rosenvarwer munt. Le urla strazianti di Kore Fanno vibrare tutte le campane. Arrivan dirette a Demetra, sua madre, Che ignara di tutto ghiaccia. Con gli occhi fardelli d’angoscia, Vaga da giorni in cerca della figlia. Al decimo, la Dea della Luna La conduce verso la verità. L’amore è debole Quando è indelebile, E se dipende da Ipocrita lealtà Denota asservimento E privazione. Perché un legame Rispetta Anche la solitudine. Sopra la sabbia cocente Le mani che prudono e sudano il senso Di una vita al controllo dei campi e dei frutti. Demetra ribolle di rabbia, Demetra è la furia. Per chi nasce con sangue divino, O per chi riempie di sogni il suo comodino, Arriverà un giorno in cui chi ha il potere Lo compiacerà del lavoro svolto Nascondendo coltelli. Senza Kore è un morire, Lei senza la madre non sa respirare. Lo sposo rimane imperfetto, Con sbalzi d’umore, incapace poi di governare: Si sfoga sui morti! Forze opposte controllano il mondo, Quello divino è uno specchio, del resto. Quando un’azione turba l’equilibrio, Anche a fin di bene, deve tener conto Del suo contraccolpo Che ancora ritarda a venire Perché nel frattempo la disperazione Conduce Demetra ad un uscio In cui quattro fanciulle la accolgono in modo cordiale, Con poca pietà. Lei disse: “Scusate il disturbo, Ho un buco nel petto che il tempo mi ingrossa. Ho perso la casa, il lavoro e una figlia, Non riesco manco a immaginare il domani. Magari c’avete un’idea?” Quand’ecco che arriva la padrona Che salta alla grande le formalità E con disinvoltura accetta la proposta Di accoglierla in cambio di farle allevare Il neonato figlio. Distratte, le donne di casa In un primo momento non danno peso Al divino sguardo. Che ora è riacceso di felicità. [Demofonte Demo-fon-te] “Negli occhi tuoi sensibili, Nei gesti tuoi spontanei. Vallo a capire perché La vita è ben diversa Dagli occhi tuoi sensibili, Dai gesti tuoi spontanei. Devi venire con me, Qui sei sprecato. Grazie al mio sangue divino Potrai diventare un Dio.” In questa notte di Luna Miseria e fortuna si incontrano. Pelle unta di ambrosia, Fiato e lingue di fuoco Per l’immortalità. Tra poco sarà bello e forte come lei. Sente una presenza che guarda la scena furente La madre del bimbo conferma i sospetti. Congeda Demetra e la caccia di casa tremante, Vendetta spietata lei prometterà: La sottomissione dell’uomo nel luogo di culto, E la sottomissione divina privando la Terra Di stabilità, Di fertilità, Di vitalità, Dei frutti del mar, Dei grilli E degli orsi. Insomma, Vuol rendere il mondo sterile. L’uomo per gli Dei è un grande vanto. È l’unico capro espiatorio Che agisce proprio come loro E copre i peccati di amianto. Della qual polvere innalza, Le statue agli dei dell’Olimpo. Zeus di scatto reagisce, E manda Mercurio dove tutto Riposa in pace. “Comprendo il pericolo urgente per l’umanità, Ora vola tra i vivi o mia bella, Tra due terzi di anno il tuo corpo potrò riabbracciar. Ho in cuore il riflesso”. L’amore è debole Quando è indelebile, E se dipende da Ipocrita lealtà Denota asservimento E privazione. Perché un legame Rispetta Anche la solitudine. Chume, chum, geselle min Ih enbite harte din Ih enbite harte din Chume, chum, geselle min Suzer rosenvarwer munt Chum um mache mich gesunt Chum um mache mich gesunt Suzer rosenvarwer munt.
2.
Si apre il sipario del grande galà, Mettiamo in scena la cruda realtà. Stormi di anime impure Raccontan le loro sciagure. Il nuovo successo virale: Dall’Asia all’America, agnostici o santi, Iscriviti, è gratis e lo sarà sempre. [Parla Arlecchino] “Con unghie affilate e sguardo truce Attendiamo in silenzio l’arrivo dell’oscurità. Dioniso e Saturno Evocano spettri dal basso Che spazzano via le menzogne, Che sciolgon da obblighi e rogne. La rivolta popolare Lenta e pesante Marcia, goffa e gratuita, Contro questo mondo di…” [Parlano Balanzone, Colombina, Meo Patacca, Capitan Fracassa, Pulcinella] “Shhhh!!! Brucia il contratto che non ti gratifica più.” “Brucia i regali inutili di chi ha solo debiti.” “E lancia con rabbia le arance Sui denti del politicante,” “Diffondi il tuo Vernacoliere.” “Tutto è lecito Se ti conformi Alla parata dei Liberi.” Nanna-nnarannarannà Sfilata di ali di cera Per volar nel blu dipinto di blu. Groviglio di fili di Arianna Per sognare ancora il bel tempo che fu. Vado al centro del labirinto, Il Minotauro mi sfida e lo stronco. Un Oracolo dal pavimento Sbuca ed invita a tutti i presenti A dargli la mano E sputar negatività [Parla Rèfles] Io gli dico che son stanco Quel che è fatto è fatto. Inutile fare la predica Ho avuto un sacco di tempo. Per esprimermi, per amarla, Per illudermi di cercarla, Persino per governare. Non mi resta che ingoiare il rospo Tingere tre strisce in volto, Ed unirmi al coro.” Nanna-nnarannarannà [Frazze] A voi ricchi attaccabrighe, La casacca con le righe. A voi tutti operai, Niente soldi, solo guai. A te grande sognatore Che hai inventato le parole: Briga pure quanto vuoi Ma i felici siamo noi. Bambini e operai, artisti e mercanti, Custodi di spontaneità. Lo squillo di trombe annuncia Il rituale che tutti noi riscatterà. Uniamo le voci e cantiamo Le gesta gloriose di sua Maestà! Viva Carnevale! Viva Carnevale! Di grande virtù, Sovrano corretto, Non come quei furbi in Parlamento. Viva Carnevale! Viva Carnevale! Che suona col cuore ogni strumento E canta canzoni non per tornaconto. Viva Carnevale! Viva Carnevale! Amico fedele ed amante sincero, Accoglie con gioia l’educato straniero. Viva Carnevale! Viva Carnevale! Che parla con gli alberi ed ascolta il mare, Si reca in città non soltanto per bere. Viva Carnevale! Viva Carnevale! La fine consueta Del rito prevede Il gesto spietato Di purificazione. Brucia Carnevale Fuoco a Carnevale! Oh demoni eterni, Nel nome del Vero, Noi tutti vi offriamo Il nostro Sovrano. Il fuoco che brucia la pelle Lo biasimerà. Il fuoco che brucia la brama Lo nobiliterà. Il fuoco che brucia lo spirito Lo rovinerà. Fiamma che ricorda all’anima Tutte le volte che uno sguardo al passato Ci ha svincolato da ogni grattacapo, Che in fin dei conti un maestro è prezioso. Tutte le volte che uno sguardo sincero Ci dona il coraggio di un condottiero, Che fino ad un secondo fa era uno schiavo, Tutte le volte che uno sguardo interiore Ci piazza di fronte alle nostre paure, Che il senno di poi le farà celebrare. “Oggi ci mascheriamo di finta invadenza, Se la verità è una, la teniamo a distanza. Tra noi senza volto non conta chi vince, L’egoismo aspira soltanto alle mance. La fretta é rischiosa, distrae l’attenzione Dal vero valore di cose e persone. La stima acquisita col passaparola Sgranocchia i mercati di chi ha il cuore di pietra. Un plauso alla sfiga, ma non quella degli altri. A chi ci specula sopra, un calcio nei denti. Metafora e burla, non ci inganna la vista. Siamo i meno indicati alla carriera d’artista.”
3.
Conoscere sé stessi è un viaggio impervio che Incrocia spesso i cigli dell’assurdo. Il forziere del tesoro può anche contenere Un’arma bianca o, peggio, un boomerang. Daphne, donna influente, non ha mai usato i freni. La sua penna basta a frantumare case e statue. Instancabile, sputtana tutto e tutti. Piace a pochi, e per questo muore una volta sola. “Ci sono criminali ovunque, La situazione è disperata”. Innocua strada, innocua terra. Un burattino losco sferra Il terribile colpo di grazia, La cleptocrazia esulta. Un’esplosione fa Carbonizzare tutti i pezzi Del Peugeot che ha Lasciato i più deboli avanzi Di giustizia e libertà quaggiù, Nei grigi spazi. La luce c’è se intorno è buio, La fortuna è grazie al guaio. In un posto civile è uguale Solo che il paradossale È che c’è un limite. Lo scibile ha un recinto Controllato da chi ha Varcato quella soglia illeso. Siamo liberi di apprendere Ma ancora non di fare. Così è sempre stato e così sarà. Il figlio di una gatta, sorci acchiapperà. Chi pecora si fa, il lupo sazierà. Così è sempre stato e co…nviene. La forza gravitazionale del torrente Di anime slegate e libere, Che chiamano comunemente serendipità, La spingono in un prato verde acceso, Pochi sassi vecchi: La dimora di Talete. La virtù Spiazza chi è pieno di tabù. Non sa più chi è, Non sa più che fa Non ha la mentale sanità.
4.
[tic tac] Lieve scorre [tic tac] Nella testa [tic tac] La precarietà Mi chiedono cos’è questa faccia spenta Tendente al gotico che indosso in compagnia. Scusami un secondo, Ho una spina della trota in gola: Questo bicchiere ha bisogno di vino! Mi chiedono cos’è questa faccia tonta, Chi è troppo buono da qui prima o poi va via. Che coincidenza, Stamattina ho prenotato il volo: La grotta mi aspetta come da bambino! [tic tac, tic tac, tic tac] Sono in ritardo, Ma mi sembrava brutto andare via così. Ho già trent’anni, Non ho un futuro, E in strada bene o male si accorgono di me. Capisco che c’è Una serie di regole, Non scritte, Per stare in mezzo alla società Sempre più complessa. Eppure sono ben lieto che Quel poco che ho dato Almeno è bastato A farti sorridere In questo disordine. Non vedi che Sei splendida se balli ritmi strani? Parla di te Ora che c’hai più ossigeno ai neuroni. Pensa che io Quasi morivo quando balbettavi, E ti dirò Se quel che dici è oscuro e a stento parli Mi fai sentire me. Maschere illusorie, Spesso coprono la nostra noia. Perché nascondersi Nella razionalità. Foreste di algoritmi Decidono quello da fare, Mangiare, Pensare, Persino chi amare. E noi scoiattoli In una tana in prestito. Fammi rosicchiare I tuoi impegni irrevocabili. Ti concederò un morso O forse due Della mia sana follia… …Che scuote le natiche! …Che sa di salsedine! …E che rende virale La voglia spaziale di te! Laggiù le stelle Suonano per noi. Concedimi un ballo E non far caso ai fischi. Io ti applaudirò.
5.
Garuda 04:13
Illusa, Quante volte ti hanno illusa Di poter fare tutto quello che vuoi. Delusa, Quanti ne hai Illusi Per nascondere quello che sei. Non c’è soluzione tangibile, Ognuno ha le ali che merita. Anche noi. Le mie pensavo di averle A Shanghai, A Porte d’Italie, Magari a Moabit, O in questa latrina. Il punto è che ormai Non basta più cercare, Non basta impegnarsi, O riempirsi di rancore. Pensar troppo ai vivi Che tifano per te. O al dolce eco Della mia sorellina, Al triste destino Di chi è morto suicida. Al caro ricordo Dei nonni. La vita non fa sconti, Dovresti saperlo. È ora che cacci di nuovo l’orgoglio, E smettila di usare pezze, le maglie slabbrate, E sudati la dignità. Cos’è quello sguardo Vuoto di noia? Dov’è che vuoi andare? Non servirà a niente. Sfogarti non basta, Cos’è che risolvi? Torna tutto punto e a capo. Vorrei tanto sapere Se tutto ciò ha un senso, Se a fare canzoni, Una volta ogni tanto, Le pile si ricaricano un po’. Vorrei tanto gridare La verità al mondo Che sono impazzito a lottare Contro i mulini a vento Ma mai abbastanza Per non cercare te. E vorrei ricordare Al mio stupido clone Che ben più di una volta Ha sfiorato il Creatore. E che ha corso chilometri E chilometri e chilometri. E invoco con questo Stornello nunziale L’unione con la mia Componente migliore. Quella che fa uscire Dalla depressione. Plasmando un futuro mio Con te mia bella sposa bianca E la vista del seno tuo. Che apre di nuovo il cielo, Ali di cera, Ho le ali di cera. Ridatemi le mie ali di cera. Non me ne frega niente di stare lassù. Ma solo di averti con me.
6.
Luce, vieni qui. Non riesco più a parlare con gli spettri Se non la pianti Con la tua stupida abitudine Di andartene nel buio. Placar l’anima mia: Un’altra sfida poco agevole Che porta a vivere Giornate alquanto assurde. Lei ha vinto l’apatia. Non ha più paura Ed ogni tanto mi sussura: “Ora tocca a te.” Mi dice che la via È piena di salite, scale, Porte, trabocchetti, Cascate di omertà. E che ognuno di noi Ha un solo modo incerto per entrare Nella stanza esagonale… …Casa dello spirito. C’è chi sale in scala mobile, Come la Tartaruga: “Scannatevi voialtri Io sto bene qua.” Non c’ha la pazienza per tentare Di camminare a vuoto. Come un sorcio, Pranzo ghiotto Per un gatto. E magari l’animale Del Terzo Sentiero In fondo è onesto e leale. Lo vedo sbattere e spaccare La sua testa, come me. È tempo di raccogliere Le briciole e portarle lì da te. Lassù Dove non c’è rumore. Lassù Dove l’ispirazione Segue la scia Della maturità, Che spesso manca A noi Millenials, Ancora di sicurezza interiore. L’animale della Quarta Via osserva Con furente ardore. Progenie di funesta ritorsione, Incrocio tra una iena e uno Sciacallo. Mi porge la sua zampa In segno di rispetto E con il petto in fuori mi dà garanzia Di fiducia. Dice che non si può andare oltre. Lo fisso con evidente stato ansioso, So bene che non si può fermare qui. Il mio viaggio, La mia vita, Tutto ha bisogno di un’ulteriore spinta Per riprendermi la volontà E per farmi amare dalle altre persone. Indietro non si torna. Lascio scorrere i pensieri Una volta tanto che vengono qui. Lui ascolta e tace Con diffidenza e spocchia, Ma a costo di oltraggiare un Dio Devo proseguire il gioco. L’oscurità Avvolge Le forme. L’eco Di una Vacca Che mastica Dietro di me. Borbotta Qualcosa D’incoraggiante. “Questa è la Quinta Via Dove tutto tace. Questa è la Quinta Via Dove tutto giace.” Apro gli occhi, è la prassi. Non è la prima volta che rischio così. Mi alzo come se fossi Un nano ubriaco coi doposcì. Ricordi di nuovo rimossi, Me ne frega il giusto So ancora l’abbiccì. Salto goffo tra i sassi Coi battiti cardiaci di un colibrì. I mezzi sono ormai scarsi Le parole sono estinte come i cd. Penso un po’ sul da farsi Il buio di prima nel nulla sparì. Per far posto alla catarsi. Di una nuova via. Celeste e bianco colorano Le pareti della stanza Che mi farà tornare umano E provare emozioni. Due passi, in avanti due passi Ed un altro indietro. L’avanzare lento Dei lungimiranti Sembra l’unica alternativa Per uscire da questo casino E procedere per gradi Chiudendo il cerchio. Sono me stesso Di nuovo io, Andando a passo di Granchio. Sento che adesso Potrò saltare giù Da questo palco.
7.
Burn in Hell 05:40
Welcome to the abandoned land Come on in child, take my hand Here there's no work or play, only one bill to pay There's just five words to say as you go down, down, down You're gonna burn in hell Oh, burn in hell You can't believe all the things I've done wrong in my life Without even trying I've lived on the edge of a knife Well, I've played with fire, but I don't want to get myself burned To thine own self be true, so I think that it's time for a turn Before I burn in hell Oh, burn in hell Take a good look in your heart, tell me what do you see It's black and it's dark, now is that how you want it to be? It's up to you, what you do will decide your own fate Make your choice now for tomorrow may be far too late And then you'll burn in hell Hear no evil, don't you See no evil, don't you (oh, burn in hell) Lay no evil down on me (you're gonna burn in hell) Speak no evil, don't you Think no evil, don't you (oh, burn in hell) Play with evil, 'cause I'm free Hear no evil, don't you See no evil, don't you Lay no evil down on me (you're gonna burn in hell) Speak no evil, don't you Think no evil, don't you Play with evil, 'cause I'm free (you're gonna burn in hell) (2x) Hear no evil, don't you See no evil, don't you (oh, burn in hell) Lay no evil down on me (you're gonna burn in hell) Speak no evil, don't you Think no evil, don't you (oh, burn in hell) Play with evil, 'cause I'm free You're gonna burn in hell Hear no evil, don't you See no evil, don't you (oh, burn in hell) Lay no evil down on me
8.
[tic tac] Lieve scorre [tic tac] Nella testa [tic tac] La precarietà Mi chiedono cos’è questa faccia spenta Tendente al gotico che indosso in compagnia. Scusami un secondo, Ho una spina della trota in gola: Questo bicchiere ha bisogno di vino! Mi chiedono cos’è questa faccia tonta, Chi è troppo buono da qui prima o poi va via. Che coincidenza, Stamattina ho prenotato il volo: La grotta mi aspetta come da bambino! [tic tac, tic tac, tic tac] Sono in ritardo, Ma mi sembrava brutto andare via così. Ho già trent’anni, Non ho un futuro, E in strada bene o male si accorgono di me. Capisco che c’è Una serie di regole, Non scritte, Per stare in mezzo alla società Sempre più complessa. Eppure sono ben lieto che Quel poco che ho dato Almeno è bastato A farti sorridere In questo disordine. Non vedi che Sei splendida se balli ritmi strani? Parla di te Ora che c’hai più ossigeno ai neuroni. Pensa che io Quasi morivo quando balbettavi, E ti dirò Se quel che dici è oscuro e a stento parli Mi fai sentire me. Maschere illusorie, Spesso coprono la nostra noia. Perché nascondersi Nella razionalità. Foreste di algoritmi Decidono quello da fare, Mangiare, Pensare, Persino chi amare. E noi scoiattoli In una tana in prestito. Fammi rosicchiare I tuoi impegni irrevocabili. Ti concederò un morso O forse due Della mia sana follia… …Che scuote le natiche! …Che sa di salsedine! …E che rende virale La voglia spaziale di te! Laggiù le stelle Suonano per noi. Concedimi un ballo E non far caso ai fischi. Io ti applaudirò.

about

Chroma is the seventh dream of Rèfles, a fictional character.

He’s made of repressed emotions, that wander in a single direction in the form of black plasma to be gathered in a liquid mass: his body. He has acquired his own consciousness over time and lives in a parallel dimension together with other Archetypes. He can communicate with humans only through dreams and art.

He's been imprisoned in the cave of Kastania, Greece, for having discovered a secret relationship between the Goddess Estia and Poseidon, where lòays unable to move due to injections of tetracaine. In the only 42 minutes of lucidity allowed during the day, he observes the shadows of the nurses projected on the wall in front of him, with the hope of being able to escape together with the one who will give birth to his two children.

Bastet disguises herself as a nurse and kidnaps Rèfles, leaving him in the realm of mortals. From that moment on, Rèfles spends his days in desperate search for the woman who saved him.

credits

released November 30, 2018

Music and lyrics by Emilio Larocca Conte
Except Burn in Hell, by Daniel Dee Snider (Twisted Sister)
Mixing and mastering by Emilio Larocca Conte
Vocals recorded by Ivan Castiglia

With the participation of Ivan Castiglia (“Kore Mia”), Anton Pettersson (“Burn in Hell”), the kindergarten choir of Trecchina (“Lo Spettacolo del Dolore”)

Artwork by Giulio Sbrizzai inspired by “In attesa dell’estro” by Emilio Larocca sr (www.emiliolarocca.com)
Produced and published by Nilasphere

℗ 2018, Nilasphere Music
© Slow Wave Sleep. All rights reserved

www.swsleep.net
www.nilasphere.com

license

all rights reserved

tags

about

Slow Wave Sleep Paris, France

Slow Wave Sleep (SWS) is an alternative/electronic act based on a fictional story created by Italian producer/guitarist Emilio Larocca.

Check out the whole plot and all the info on the Official Website (link below).

contact / help

Contact Slow Wave Sleep

Streaming and
Download help

Shipping and returns

Redeem code

Report this album or account

If you like Slow Wave Sleep, you may also like: