Get all 35 Slow Wave Sleep releases available on Bandcamp and save 30%.
Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality downloads of Bored, Aburame, Ishida, Snowdrop, Nubifragio, Hybris, um, Klavier, and 27 more.
1. |
Kore Mia
14:44
|
|||
La vita è un dono anche qua,
Bastano due respiri a voltare pagina.
La bella Kore non sa
Che quel narciso bianco
Ha il prezzo della libertà.
E delicata come il fiore che raccoglierà
Gode degli ultimi attimi di innocenza pura.
Dall’alto dell’Olimpo il vertice approva l’accordo
Col Cavaliere Oscuro,
Sovrano delle ombre e di quel che rimane,
Che in sposa la prenderà.
Il cielo diventa rosso vermiglio,
La terra trema, si rompe il sigillo,
Spalanca l’uscio che porta all’Inferno,
Sul fondo Ade che ride trionfante e la porta con sé.
Chume, chum, geselle min
Ih enbite harte din
Ih enbite harte din
Chume, chum, geselle min
Suzer rosenvarwer munt
Chum um mache mich gesunt
Chum um mache mich gesunt
Suzer rosenvarwer munt.
Le urla strazianti di Kore
Fanno vibrare tutte le campane.
Arrivan dirette a Demetra, sua madre,
Che ignara di tutto ghiaccia.
Con gli occhi fardelli d’angoscia,
Vaga da giorni in cerca della figlia.
Al decimo, la Dea della Luna
La conduce verso la verità.
L’amore è debole
Quando è indelebile,
E se dipende da
Ipocrita lealtà
Denota asservimento
E privazione.
Perché un legame
Rispetta
Anche la solitudine.
Sopra la sabbia cocente
Le mani che prudono e sudano il senso
Di una vita al controllo dei campi e dei frutti.
Demetra ribolle di rabbia,
Demetra è la furia.
Per chi nasce con sangue divino,
O per chi riempie di sogni il suo comodino,
Arriverà un giorno in cui chi ha il potere
Lo compiacerà del lavoro svolto
Nascondendo coltelli.
Senza Kore è un morire,
Lei senza la madre non sa respirare.
Lo sposo rimane imperfetto,
Con sbalzi d’umore, incapace poi di governare:
Si sfoga sui morti!
Forze opposte controllano il mondo,
Quello divino è uno specchio, del resto.
Quando un’azione turba l’equilibrio,
Anche a fin di bene, deve tener conto
Del suo contraccolpo
Che ancora ritarda a venire
Perché nel frattempo la disperazione
Conduce Demetra ad un uscio
In cui quattro fanciulle la accolgono in modo cordiale,
Con poca pietà.
Lei disse: “Scusate il disturbo,
Ho un buco nel petto che il tempo mi ingrossa.
Ho perso la casa, il lavoro e una figlia,
Non riesco manco a immaginare il domani.
Magari c’avete un’idea?”
Quand’ecco che arriva la padrona
Che salta alla grande le formalità
E con disinvoltura accetta la proposta
Di accoglierla in cambio di farle allevare
Il neonato figlio.
Distratte, le donne di casa
In un primo momento non danno peso
Al divino sguardo.
Che ora è riacceso di felicità.
[Demofonte Demo-fon-te]
“Negli occhi tuoi sensibili,
Nei gesti tuoi spontanei.
Vallo a capire perché
La vita è ben diversa
Dagli occhi tuoi sensibili,
Dai gesti tuoi spontanei.
Devi venire con me,
Qui sei sprecato.
Grazie al mio sangue divino
Potrai diventare un Dio.”
In questa notte di Luna
Miseria e fortuna si incontrano.
Pelle unta di ambrosia,
Fiato e lingue di fuoco
Per l’immortalità.
Tra poco sarà bello e forte come lei.
Sente una presenza che guarda la scena furente
La madre del bimbo conferma i sospetti.
Congeda Demetra e la caccia di casa tremante,
Vendetta spietata lei prometterà:
La sottomissione dell’uomo nel luogo di culto,
E la sottomissione divina privando la Terra
Di stabilità,
Di fertilità,
Di vitalità,
Dei frutti del mar,
Dei grilli
E degli orsi.
Insomma,
Vuol rendere il mondo sterile.
L’uomo per gli Dei è un grande vanto.
È l’unico capro espiatorio
Che agisce proprio come loro
E copre i peccati di amianto.
Della qual polvere innalza,
Le statue agli dei dell’Olimpo.
Zeus di scatto reagisce,
E manda Mercurio dove tutto
Riposa in pace.
“Comprendo il pericolo urgente per l’umanità,
Ora vola tra i vivi o mia bella,
Tra due terzi di anno il tuo corpo potrò riabbracciar.
Ho in cuore il riflesso”.
L’amore è debole
Quando è indelebile,
E se dipende da
Ipocrita lealtà
Denota asservimento
E privazione.
Perché un legame
Rispetta
Anche la solitudine.
Chume, chum, geselle min
Ih enbite harte din
Ih enbite harte din
Chume, chum, geselle min
Suzer rosenvarwer munt
Chum um mache mich gesunt
Chum um mache mich gesunt
Suzer rosenvarwer munt.
|
||||
2. |
Lo Spettacolo del Dolore
09:34
|
|||
Si apre il sipario del grande galà,
Mettiamo in scena la cruda realtà.
Stormi di anime impure
Raccontan le loro sciagure.
Il nuovo successo virale:
Dall’Asia all’America, agnostici o santi,
Iscriviti, è gratis e lo sarà sempre.
[Parla Arlecchino]
“Con unghie affilate e sguardo truce
Attendiamo in silenzio l’arrivo dell’oscurità.
Dioniso e Saturno
Evocano spettri dal basso
Che spazzano via le menzogne,
Che sciolgon da obblighi e rogne.
La rivolta popolare
Lenta e pesante
Marcia, goffa e gratuita,
Contro questo mondo di…”
[Parlano Balanzone, Colombina, Meo Patacca, Capitan Fracassa, Pulcinella]
“Shhhh!!!
Brucia il contratto che non ti gratifica più.”
“Brucia i regali inutili di chi ha solo debiti.”
“E lancia con rabbia le arance
Sui denti del politicante,”
“Diffondi il tuo Vernacoliere.”
“Tutto è lecito
Se ti conformi
Alla parata dei Liberi.”
Nanna-nnarannarannà
Sfilata di ali di cera
Per volar nel blu dipinto di blu.
Groviglio di fili di Arianna
Per sognare ancora il bel tempo che fu.
Vado al centro del labirinto,
Il Minotauro mi sfida e lo stronco.
Un Oracolo dal pavimento
Sbuca ed invita a tutti i presenti
A dargli la mano
E sputar negatività
[Parla Rèfles]
Io gli dico che son stanco
Quel che è fatto è fatto.
Inutile fare la predica
Ho avuto un sacco di tempo.
Per esprimermi, per amarla,
Per illudermi di cercarla,
Persino per governare.
Non mi resta che ingoiare il rospo
Tingere tre strisce in volto,
Ed unirmi al coro.”
Nanna-nnarannarannà
[Frazze] A voi ricchi attaccabrighe,
La casacca con le righe.
A voi tutti operai,
Niente soldi, solo guai.
A te grande sognatore
Che hai inventato le parole:
Briga pure quanto vuoi
Ma i felici siamo noi.
Bambini e operai, artisti e mercanti,
Custodi di spontaneità.
Lo squillo di trombe annuncia
Il rituale che tutti noi riscatterà.
Uniamo le voci e cantiamo
Le gesta gloriose di sua Maestà!
Viva Carnevale!
Viva Carnevale!
Di grande virtù, Sovrano corretto,
Non come quei furbi in Parlamento.
Viva Carnevale!
Viva Carnevale!
Che suona col cuore ogni strumento
E canta canzoni non per tornaconto.
Viva Carnevale!
Viva Carnevale!
Amico fedele ed amante sincero,
Accoglie con gioia l’educato straniero.
Viva Carnevale!
Viva Carnevale!
Che parla con gli alberi ed ascolta il mare,
Si reca in città non soltanto per bere.
Viva Carnevale!
Viva Carnevale!
La fine consueta
Del rito prevede
Il gesto spietato
Di purificazione.
Brucia Carnevale
Fuoco a Carnevale!
Oh demoni eterni,
Nel nome del Vero,
Noi tutti vi offriamo
Il nostro Sovrano.
Il fuoco che brucia la pelle
Lo biasimerà.
Il fuoco che brucia la brama
Lo nobiliterà.
Il fuoco che brucia lo spirito
Lo rovinerà.
Fiamma che ricorda all’anima
Tutte le volte che uno sguardo al passato
Ci ha svincolato da ogni grattacapo,
Che in fin dei conti un maestro è prezioso.
Tutte le volte che uno sguardo sincero
Ci dona il coraggio di un condottiero,
Che fino ad un secondo fa era uno schiavo,
Tutte le volte che uno sguardo interiore
Ci piazza di fronte alle nostre paure,
Che il senno di poi le farà celebrare.
“Oggi ci mascheriamo di finta invadenza,
Se la verità è una, la teniamo a distanza.
Tra noi senza volto non conta chi vince,
L’egoismo aspira soltanto alle mance.
La fretta é rischiosa, distrae l’attenzione
Dal vero valore di cose e persone.
La stima acquisita col passaparola
Sgranocchia i mercati di chi ha il cuore di pietra.
Un plauso alla sfiga, ma non quella degli altri.
A chi ci specula sopra, un calcio nei denti.
Metafora e burla, non ci inganna la vista.
Siamo i meno indicati alla carriera d’artista.”
|
||||
3. |
||||
Conoscere sé stessi è un viaggio impervio che
Incrocia spesso i cigli dell’assurdo.
Il forziere del tesoro può anche contenere
Un’arma bianca o, peggio, un boomerang.
Daphne, donna influente, non ha mai usato i freni.
La sua penna basta a frantumare case e statue.
Instancabile, sputtana tutto e tutti.
Piace a pochi, e per questo muore una volta sola.
“Ci sono criminali ovunque,
La situazione è disperata”.
Innocua strada, innocua terra.
Un burattino losco sferra
Il terribile colpo di grazia,
La cleptocrazia esulta.
Un’esplosione fa
Carbonizzare tutti i pezzi
Del Peugeot che ha
Lasciato i più deboli avanzi
Di giustizia e libertà quaggiù,
Nei grigi spazi.
La luce c’è se intorno è buio,
La fortuna è grazie al guaio.
In un posto civile è uguale
Solo che il paradossale
È che c’è un limite.
Lo scibile ha un recinto
Controllato da chi ha
Varcato quella soglia illeso.
Siamo liberi di apprendere
Ma ancora non di fare.
Così è sempre stato e così sarà.
Il figlio di una gatta, sorci acchiapperà.
Chi pecora si fa, il lupo sazierà.
Così è sempre stato e co…nviene.
La forza gravitazionale del torrente
Di anime slegate e libere,
Che chiamano comunemente serendipità,
La spingono in un prato verde acceso,
Pochi sassi vecchi:
La dimora di Talete.
La virtù
Spiazza chi è pieno di tabù.
Non sa più chi è,
Non sa più che fa
Non ha la mentale sanità.
|
||||
4. |
Elogio della Follia
03:36
|
|||
[tic tac] Lieve scorre
[tic tac] Nella testa
[tic tac] La precarietà
Mi chiedono cos’è questa faccia spenta
Tendente al gotico che indosso in compagnia.
Scusami un secondo,
Ho una spina della trota in gola:
Questo bicchiere ha bisogno di vino!
Mi chiedono cos’è questa faccia tonta,
Chi è troppo buono da qui prima o poi va via.
Che coincidenza,
Stamattina ho prenotato il volo:
La grotta mi aspetta come da bambino!
[tic tac, tic tac, tic tac]
Sono in ritardo,
Ma mi sembrava brutto andare via così.
Ho già trent’anni,
Non ho un futuro,
E in strada bene o male si accorgono di me.
Capisco che c’è
Una serie di regole,
Non scritte,
Per stare in mezzo alla società
Sempre più complessa.
Eppure sono ben lieto che
Quel poco che ho dato
Almeno è bastato
A farti sorridere
In questo disordine.
Non vedi che
Sei splendida se balli ritmi strani?
Parla di te
Ora che c’hai più ossigeno ai neuroni.
Pensa che io
Quasi morivo quando balbettavi,
E ti dirò
Se quel che dici è oscuro e a stento parli
Mi fai sentire me.
Maschere illusorie,
Spesso coprono la nostra noia.
Perché nascondersi
Nella razionalità.
Foreste di algoritmi
Decidono quello da fare,
Mangiare,
Pensare,
Persino chi amare.
E noi scoiattoli
In una tana in prestito.
Fammi rosicchiare
I tuoi impegni irrevocabili.
Ti concederò un morso
O forse due
Della mia sana follia…
…Che scuote le natiche!
…Che sa di salsedine!
…E che rende virale
La voglia spaziale di te!
Laggiù le stelle
Suonano per noi.
Concedimi un ballo
E non far caso ai fischi.
Io ti applaudirò.
|
||||
5. |
Garuda
04:13
|
|||
Illusa,
Quante volte ti hanno illusa
Di poter fare tutto quello che vuoi.
Delusa,
Quanti ne hai Illusi
Per nascondere quello che sei.
Non c’è soluzione tangibile,
Ognuno ha le ali che merita.
Anche noi.
Le mie pensavo di averle
A Shanghai,
A Porte d’Italie,
Magari a Moabit,
O in questa latrina.
Il punto è che ormai
Non basta più cercare,
Non basta impegnarsi,
O riempirsi di rancore.
Pensar troppo ai vivi
Che tifano per te.
O al dolce eco
Della mia sorellina,
Al triste destino
Di chi è morto suicida.
Al caro ricordo
Dei nonni.
La vita non fa sconti,
Dovresti saperlo.
È ora che cacci di nuovo l’orgoglio,
E smettila di usare pezze,
le maglie slabbrate,
E sudati la dignità.
Cos’è quello sguardo
Vuoto di noia?
Dov’è che vuoi andare?
Non servirà a niente.
Sfogarti non basta,
Cos’è che risolvi?
Torna tutto punto e a capo.
Vorrei tanto sapere
Se tutto ciò ha un senso,
Se a fare canzoni,
Una volta ogni tanto,
Le pile si ricaricano un po’.
Vorrei tanto gridare
La verità al mondo
Che sono impazzito a lottare
Contro i mulini a vento
Ma mai abbastanza
Per non cercare te.
E vorrei ricordare
Al mio stupido clone
Che ben più di una volta
Ha sfiorato il Creatore.
E che ha corso chilometri
E chilometri e chilometri.
E invoco con questo
Stornello nunziale
L’unione con la mia
Componente migliore.
Quella che fa uscire
Dalla depressione.
Plasmando un futuro mio
Con te mia bella sposa bianca
E la vista del seno tuo.
Che apre di nuovo il cielo,
Ali di cera,
Ho le ali di cera.
Ridatemi le mie ali di cera.
Non me ne frega niente di stare lassù.
Ma solo di averti con me.
|
||||
6. |
La Via del Granchio
10:58
|
|||
Luce, vieni qui.
Non riesco più a parlare con gli spettri
Se non la pianti
Con la tua stupida abitudine
Di andartene nel buio.
Placar l’anima mia:
Un’altra sfida poco agevole
Che porta a vivere
Giornate alquanto assurde.
Lei ha vinto l’apatia.
Non ha più paura
Ed ogni tanto mi sussura:
“Ora tocca a te.”
Mi dice che la via
È piena di salite, scale,
Porte, trabocchetti,
Cascate di omertà.
E che ognuno di noi
Ha un solo modo incerto per entrare
Nella stanza esagonale…
…Casa dello spirito.
C’è chi sale in scala mobile,
Come la Tartaruga:
“Scannatevi voialtri
Io sto bene qua.”
Non c’ha la pazienza per tentare
Di camminare a vuoto.
Come un sorcio,
Pranzo ghiotto
Per un gatto.
E magari l’animale
Del Terzo Sentiero
In fondo è onesto e leale.
Lo vedo sbattere e spaccare
La sua testa, come me.
È tempo di raccogliere
Le briciole e portarle lì da te.
Lassù
Dove non c’è rumore.
Lassù
Dove l’ispirazione
Segue la scia
Della maturità,
Che spesso manca
A noi Millenials,
Ancora di sicurezza interiore.
L’animale della Quarta Via osserva
Con furente ardore.
Progenie di funesta ritorsione,
Incrocio tra una iena e uno Sciacallo.
Mi porge la sua zampa
In segno di rispetto
E con il petto in fuori mi dà garanzia
Di fiducia.
Dice che non si può andare oltre.
Lo fisso con evidente stato ansioso,
So bene che non si può fermare qui.
Il mio viaggio,
La mia vita,
Tutto ha bisogno di un’ulteriore spinta
Per riprendermi la volontà
E per farmi amare dalle altre persone.
Indietro non si torna.
Lascio scorrere i pensieri
Una volta tanto che vengono qui.
Lui ascolta e tace
Con diffidenza e spocchia,
Ma a costo di oltraggiare un Dio
Devo proseguire il gioco.
L’oscurità
Avvolge
Le forme.
L’eco
Di una Vacca
Che mastica
Dietro di me.
Borbotta
Qualcosa
D’incoraggiante.
“Questa è la Quinta Via
Dove tutto tace.
Questa è la Quinta Via
Dove tutto giace.”
Apro gli occhi, è la prassi.
Non è la prima volta che rischio così.
Mi alzo come se fossi
Un nano ubriaco coi doposcì.
Ricordi di nuovo rimossi,
Me ne frega il giusto
So ancora l’abbiccì.
Salto goffo tra i sassi
Coi battiti cardiaci di un colibrì.
I mezzi sono ormai scarsi
Le parole sono estinte come i cd.
Penso un po’ sul da farsi
Il buio di prima nel nulla sparì.
Per far posto alla catarsi.
Di una nuova via.
Celeste e bianco colorano
Le pareti della stanza
Che mi farà tornare umano
E provare emozioni.
Due passi, in avanti due passi
Ed un altro indietro.
L’avanzare lento
Dei lungimiranti
Sembra l’unica alternativa
Per uscire da questo casino
E procedere per gradi
Chiudendo il cerchio.
Sono me stesso
Di nuovo io,
Andando a passo di Granchio.
Sento che adesso
Potrò saltare giù
Da questo palco.
|
||||
7. |
Burn in Hell
05:40
|
|||
Welcome to the abandoned land
Come on in child, take my hand
Here there's no work or play, only one bill to pay
There's just five words to say as you go down, down, down
You're gonna burn in hell
Oh, burn in hell
You can't believe all the things I've done wrong in my life
Without even trying I've lived on the edge of a knife
Well, I've played with fire, but I don't want to get myself burned
To thine own self be true, so I think that it's time for a turn
Before I burn in hell
Oh, burn in hell
Take a good look in your heart, tell me what do you see
It's black and it's dark, now is that how you want it to be?
It's up to you, what you do will decide your own fate
Make your choice now for tomorrow may be far too late
And then you'll burn in hell
Hear no evil, don't you
See no evil, don't you (oh, burn in hell)
Lay no evil down on me (you're gonna burn in hell)
Speak no evil, don't you
Think no evil, don't you (oh, burn in hell)
Play with evil, 'cause I'm free
Hear no evil, don't you
See no evil, don't you
Lay no evil down on me (you're gonna burn in hell)
Speak no evil, don't you
Think no evil, don't you
Play with evil, 'cause I'm free (you're gonna burn in hell) (2x)
Hear no evil, don't you
See no evil, don't you (oh, burn in hell)
Lay no evil down on me (you're gonna burn in hell)
Speak no evil, don't you
Think no evil, don't you (oh, burn in hell)
Play with evil, 'cause I'm free
You're gonna burn in hell
Hear no evil, don't you
See no evil, don't you (oh, burn in hell)
Lay no evil down on me
|
||||
8. |
||||
[tic tac] Lieve scorre
[tic tac] Nella testa
[tic tac] La precarietà
Mi chiedono cos’è questa faccia spenta
Tendente al gotico che indosso in compagnia.
Scusami un secondo,
Ho una spina della trota in gola:
Questo bicchiere ha bisogno di vino!
Mi chiedono cos’è questa faccia tonta,
Chi è troppo buono da qui prima o poi va via.
Che coincidenza,
Stamattina ho prenotato il volo:
La grotta mi aspetta come da bambino!
[tic tac, tic tac, tic tac]
Sono in ritardo,
Ma mi sembrava brutto andare via così.
Ho già trent’anni,
Non ho un futuro,
E in strada bene o male si accorgono di me.
Capisco che c’è
Una serie di regole,
Non scritte,
Per stare in mezzo alla società
Sempre più complessa.
Eppure sono ben lieto che
Quel poco che ho dato
Almeno è bastato
A farti sorridere
In questo disordine.
Non vedi che
Sei splendida se balli ritmi strani?
Parla di te
Ora che c’hai più ossigeno ai neuroni.
Pensa che io
Quasi morivo quando balbettavi,
E ti dirò
Se quel che dici è oscuro e a stento parli
Mi fai sentire me.
Maschere illusorie,
Spesso coprono la nostra noia.
Perché nascondersi
Nella razionalità.
Foreste di algoritmi
Decidono quello da fare,
Mangiare,
Pensare,
Persino chi amare.
E noi scoiattoli
In una tana in prestito.
Fammi rosicchiare
I tuoi impegni irrevocabili.
Ti concederò un morso
O forse due
Della mia sana follia…
…Che scuote le natiche!
…Che sa di salsedine!
…E che rende virale
La voglia spaziale di te!
Laggiù le stelle
Suonano per noi.
Concedimi un ballo
E non far caso ai fischi.
Io ti applaudirò.
|
Slow Wave Sleep Paris, France
Slow Wave Sleep (SWS) is an alternative/electronic act based on a fictional story created by Italian producer/guitarist Emilio Larocca.
Check out the whole plot and all the info on the Official Website (link below).
Streaming and Download help
If you like Slow Wave Sleep, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp